i foraminiferi

martedì 29 gennaio 2013

PROCARIOTI "cattivi" e PROCARIOTI "buoni".


I procarioti


Sono  formati da una sola cellula PROCARIOTICA, cioè a struttura semplice, in cui il DNA non è racchiuso nel nucleo: 

ce ne sono tanti, tantissimi, tutti diversissimi tra di loro.

Sono così tanti che il numero delle cellule procariotiche sulla terra è molte volte superiore a quello delle cellule eucariotiche! Pensate che in ognuno di noi (di noi umani!) ci sono molte più cellule procariotiche che eucariotiche.

Sono sicura che ora  state pensando: “ma i procarioti non sarebbero i batteri, quelli  che fanno venire tante malattie? quindi sono “nemici dell’uomo”, da combattere con tutti i mezzi possibili!!|”.  

Si, è  vero: tra i procarioti ci sono molti batteri patogeni, ma vi assicuro che sono solo una piccola parte dei procarioti che conosciamo.  
Gli altri non solo non sono dannosi ma,  spesso, sono addirittura indispensabili alla nostra vita.


Infatti:


1)    I procarioti sono stati i primi organismi viventi e  la vita sulla terra che conosciamo oggi non sarebbe stata e non sarebbe possibile senza di loro (vedi post il primo inquinamento).


2)     I cicli biogeochimici e il riciclo dei nutrienti sarebbero incompleti o addirittura impossibili senza i procarioti. Ricordate che in mare aperto gli unici produttori sono microrganismi, molti dei quali procarioti, e che quindi da loro dipende la vita di tutti gli altri organismi (vedi post La Natura riciclona)



3)    I procarioti possono utilizzare, come fonte di energia, elementi e sostanze diverse, sfruttando quindi risorse inraggiugibili per altri viventi. In certi ambienti, dove non arriva la luce del sole e quindi la fotosintesi non è possibile (tipo le profondità marine e sottoterra), sostengono la vita mediante vari tipi di chemiosintesi.


4)    I procarioti possono sopravvivere in ambienti estremi dove nessun eucariote può vivere: se ne trovano in acque calde fino a 121°C e in laghi sotto chilometri di ghiaccio nell’Antartide.  Possono vivere in ambienti acidi o in ambienti salati. Inoltre tutti i prodotti naturali e, per fortuna, molti prodotti introdotti dall’uomo, possono essere degradati dai batteri.



5)    Molti organismi superiori (uomo compreso) non potrebbero sopravvivere a lungo senza endosimbionti batterici (ad esempio senza la cosiddetta flora intestinale).


Queste poche notizie sono meno che “briciole” di conoscenza sul vasto mondo dei procarioti!


E pensare che, secondo gli scienziati, i procarioti che conosciamo attualmente sono soltanto una minima parte di quelli esistenti!!!.



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